349.5954013
romybellearti@gmail.com
  • Chi sono
  • Catalogo
  • Corsi e Lab Esperienziali
    • Arte della Vetrofusione
    • CORSI D’ARTE PER IL TEMPO LIBERO
      • Corsi Base di Disegno e Pittura
      • Corsi Intermedi di Disegno e Pittura
      • Laboratori Esperienziali Artistico Espressivi
    • Corsi d’Arte per la Terza Età
    • Arte e Counseling
    • Belly Art
  • Blog
  • Contatti
AREA RISERVATA
Accedi

Il ponte verso l’invisibile: quando l’intuizione guida il pennello

Posted on 7 Set alle 10:02 pm
Nessun commento

L’intuizione è come un lampo di luce che illumina la coscienza, rivelando verità che la mente analitica non potrebbe mai raggiungere. Nel momento in cui il pennello tocca la tela senza un piano prestabilito, si apre una porta verso l’essenza più autentica di noi stessi.

Mi trovo spesso a osservare il momento esatto in cui accade: quell’istante prezioso in cui chi partecipa al laboratorio smette di pensare e inizia semplicemente a essere. Le spalle si rilassano, il respiro diventa più profondo, e il pennello inizia a muoversi sulla tela come guidato da una forza interiore. È il momento in cui l’intuizione prende il posto del pensiero razionale, ed è proprio qui che inizia il vero viaggio nella pittura intuitiva.

Roberto Assagioli, fondatore dell’Istituto di Psicosintesi, ci ha regalato una delle definizioni più belle dell’intuizione: “L’intuizione è una funzione psicologica. Etimologicamente, è collegata a visione e significa vedere interamente. Nella sua forma più alta, può essere considerata una comprensione sopra-razionale della realtà. Non procede per parti come fa la mente analitica, ma percepisce una totalità direttamente nella sua essenza.”

Questa descrizione risuona profondamente con quello che osservo nei miei laboratori ogni giorno. Quando Isabella, una delle mie partecipanti più timide, ha preso per la prima volta il pennello senza sapere cosa avrebbe dipinto, ha creato un’opera che parlava direttamente della sua forza interiore. Non aveva pianificato nulla, eppure ogni tratto sembrava nascere da una comprensione profonda di sé che andava oltre le parole.

“È come se le mie mani sapessero qualcosa che la mia mente ancora non aveva realizzato”, mi ha confidato dopo aver osservato il suo dipinto finito. In quel momento Isabella aveva sperimentato quello che Assagioli definiva “vedere interamente” – una percezione diretta della sua essenza che non passava attraverso l’analisi logica ma emergeva spontaneamente attraverso i colori e le forme.

L’intuizione nella pittura intuitiva non è qualcosa di misterioso o riservato a pochi eletti. È una capacità innata che tutti possediamo, anche se spesso dimenticata nel frastuono della vita quotidiana. È quella voce silenziosa che sa prima che la mente possa elaborare, quella comprensione immediata che precede ogni analisi razionale.

Durante i laboratori, creo sempre un momento iniziale che chiamo “l’ascolto del colore”. Invito i partecipanti a chiudere gli occhi, respirare profondamente e sentire nel corpo quale colore li sta chiamando in quel preciso istante. Non c’è una scelta logica da fare, non ci sono regole da seguire. È puro ascolto intuitivo.

Marco, abituato a pianificare ogni dettaglio del suo lavoro, la prima volta ha aperto gli occhi con espressione perplessa. “Come faccio a sapere quale colore mi chiama? Non ha senso logico.” Gli ho sorriso e gli ho detto di fidarsi della prima sensazione, anche se gli sembrava irrazionale. Ha preso il rosso, un colore che normalmente evitava, e ha iniziato a dipingere. Quello che è emerso è stato un dialogo profondo con una parte di sé che aveva sempre tenuto sotto controllo: la sua passionalità, la sua energia creativa repressa.

“Non capisco come sia possibile”, mi ha detto alla fine del laboratorio, “ma quel rosso sapeva esattamente dove andare sulla tela. Era come se avesse una sua intelligenza.” Aveva sperimentato quello che succede quando ci affidiamo completamente all’intuizione: emergono saggezze che non sapevamo di possedere.

L’intuizione, come spiega ancora Assagioli, “può essere paragonata ad un lampo di luce che illumina momentaneamente, o per un periodo di tempo più o meno lungo, la coscienza di veglia. Intuizioni si possono avere in tutti i campi, anche in quello filosofico e scientifico.” Nei miei laboratori, questi “lampi di luce” si manifestano continuamente attraverso scelte cromatiche che sorprendono gli stessi autori, attraverso forme che emergono senza essere state pensate, attraverso composizioni che rivelano equilibri perfetti nati dall’istinto.

Ricordo Anna, una signora che aveva sempre creduto di non essere creativa. Durante un laboratorio sulla pittura con le mani – tecnica che utilizzo spesso per bypassare completamente il controllo mentale – ha iniziato a muovere i palmi sulla tela seguendo un ritmo interno che solo lei poteva sentire. Non stava pensando a cosa creare, stava semplicemente danzando con i colori.

Quando si è fermata e ha osservato il risultato, si sentiva soddisfatta e super contenta. Sul foglio era emersa una spirale perfetta, un simbolo presente in molte culture antiche che rappresenta il movimento della vita, la crescita, l’evoluzione. “Non ho mai studiato questi simboli”, mi ha detto, “eppure è come se le mie mani li conoscessero da sempre.”

Questo è il potere dell’intuizione nella pittura intuitiva: ci connette a una saggezza che va oltre l’esperienza individuale, a quello che Jung chiamava l’inconscio collettivo, a quel patrimonio di simboli e significati che appartiene all’umanità intera.

Nel mio studio d’arte, ho sviluppato nel tempo diversi esercizi per coltivare e affinare l’ascolto intuitivo. Uno dei più potenti è quello che chiamo “il pennello che respira”. Invito i partecipanti a sincronizzare completamente il movimento del pennello con il ritmo del respiro. Nell’inspirazione, il pennello si allontana dalla tela; nell’espirazione, tocca e crea il segno.

“Non sapevo che il mio respiro potesse dipingere”, mi ha confessato Maria Teresa dopo aver sperimentato questa tecnica. “È come se il dipinto fosse nato dal mio respiro stesso, non dalle mie mani.” Questa pratica genera una qualità meditativa profonda e spesso produce opere di straordinaria fluidità, perché elimina completamente l’interferenza della mente che vorrebbe controllare il processo.

Un altro aspetto affascinante dell’intuizione nella pittura è come si manifesti attraverso quello che chiamo “il dialogo dei colori”. Spesso osservo partecipanti che, dopo aver steso un colore, rimangono in silenzio davanti alla tela, come in ascolto. Poi, improvvisamente, sanno esattamente quale colore deve venire dopo.

Giuseppe, un pensionato che partecipa regolarmente ai miei laboratori, mi ha spiegato questa esperienza con parole semplici ma profonde: “È come se i colori si parlassero tra loro, e io dovessi solo ascoltare la loro conversazione per capire chi deve intervenire dopo.”

Questa capacità di ascolto si sviluppa con la pratica, ma non nel modo in cui si studia una materia. Si sviluppa attraverso l’abbandono, attraverso la fiducia nel processo, attraverso la disponibilità a essere sorpresi da quello che emerge. È un paradosso bellissimo: più smetti di cercare di controllare, più l’intuizione può guidarti verso scoperte inaspettate.

Durante i laboratori, creo sempre uno spazio per quello che chiamo “l’osservazione silenziosa”. Dopo aver dipinto, invito i partecipanti a osservare la propria opera in silenzio, senza giudicare, senza analizzare, semplicemente accogliendo quello che vedono. Spesso è in questi momenti che arrivano le comprensioni più profonde.

Elena, dopo aver osservato il suo dipinto per alcuni minuti in silenzio, ha esclamato: “Ora capisco perché ho scelto questi colori! Stanno raccontando qualcosa che non riuscivo a esprimere a parole.” L’intuizione non solo guida durante il processo creativo, ma continua a rivelare significati anche dopo, come se l’opera fosse un messaggio che l’anima invia alla mente conscia.

Una delle scoperte più belle di questi anni di facilitazione è che l’intuizione ha un suo ritmo naturale, diverso per ogni persona. C’è chi riceve “lampi” rapidi e intensi, come Assagioli descriveva, e chi invece vive l’intuizione come un flusso continuo e dolce. Nei miei laboratori imparo a riconoscere e rispettare questi ritmi diversi, creando spazi che possano accogliere tutte le forme in cui l’intuizione si manifesta.

Quello che trovo più affascinante è come la pittura intuitiva diventi un ponte non solo verso la nostra saggezza interiore, ma anche verso una comprensione più ampia della vita stessa. Quando impariamo ad ascoltare l’intuizione davanti alla tela, iniziamo naturalmente ad applicare questo ascolto anche nelle situazioni quotidiane.

“Ora quando devo prendere una decisione importante, mi fermo e sento nel corpo cosa risuona giusto per me”, mi ha raccontato Carla dopo alcuni mesi di laboratori. “È la stessa sensazione che provo quando scelgo un colore senza pensarci: so semplicemente che è quello giusto.”

L’intuizione ci insegna che esiste una forma di intelligenza che va oltre il ragionamento logico, una saggezza che risiede nel corpo, nel cuore, nell’anima. Quando permettiamo a questa intelligenza di guidare il nostro pennello, non stiamo solo creando un dipinto – stiamo entrando in dialogo con la parte più autentica di noi stessi.

Nel silenzio del mio studio, circondata dai profumi della campagna calabrese, ho spesso riflettuto su quanto sia importante preservare e coltivare questa capacità innata. In un mondo che privilegia la velocità e l’efficienza, la pittura intuitiva diventa un atto di resistenza gentile, un modo per riappropriarci di ritmi più naturali e autentici.

Come scrivo spesso nei miei appunti: “L’intuizione non ha fretta, non compete, non giudica. Semplicemente sa, e quando le permettiamo di esprimersi attraverso i colori, ci regala scorci di verità che arricchiscono non solo le nostre opere, ma la nostra vita intera.”

“L’intuizione è il ponte verso l’invisibile. Ogni volta che permettiamo al pennello di seguire questa guida silenziosa, scopriamo paesaggi dell’anima che non sapevamo di possedere.”

Romina Aiello
Accompagnatrice di viaggi nell’autenticità

Se senti il richiamo di esplorare la tua intuizione attraverso l’arte, nel mio libro “L’Arte di Essere Autentici” trovi un percorso completo per sviluppare questa forma di ascolto profondo e trasformarlo in espressione creativa.

E se hai già sperimentato momenti di intuizione creativa, condividi nei commenti la tua esperienza. Ogni storia di ascolto intuitivo può ispirare altri a fidarsi di quella voce silenziosa che li guida verso l’autenticità.

Seguimi per altri viaggi nell’arte dell’anima:

  • Instagram – [@romybellearti]
  • Facebook – [Romy Belle Arti]
  • Il mio sito – [www.romybellearti.it]
  • Email: romybellearti@gmail.com

I miei libri del cuore:

  • “Espressioni Artistiche” – Un viaggio rilassante attraverso i colori
  • “L’Arte di Essere Autentici” – Scopri la pittura intuitiva per ritrovare la tua essenza
Post Views: 123
Articolo precedente
Le mani che sanno: esercizi pratici per riscoprire il contatto diretto con l’arte
Articolo successivo
L’arte della terza età: quando la saggezza incontra i colori

Lascia un commento Annulla risposta

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Compila questo campo
Compila questo campo
Inserisci un indirizzo email valido.
Devi accettare i termini per procedere

Articoli recenti

  • Espressioni Artistiche: la storia del mio primo libro nato dal cuore Ottobre 15, 2025
  • L’arte della terza età: quando la saggezza incontra i colori Ottobre 7, 2025
  • Il ponte verso l’invisibile: quando l’intuizione guida il pennello Settembre 7, 2025
  • Le mani che sanno: esercizi pratici per riscoprire il contatto diretto con l’arte Agosto 7, 2025
  • Espressioni artistiche: un viaggio rilassante attraverso i colori Luglio 7, 2025

Categorie

  • Disegno (5)
  • Espressioni artistiche (1)
  • Legno (1)
  • Libri (5)
  • Natale (1)
  • Romina Aiello (6)
  • Vetrofusione (3)

Romy Belle Arti

Fantasie che si materializzano in un’ampia varietà di creazioni rigorosamente fatte a mano. Ogni realizzazione è un pezzo unico.

I laboratori/seminari/workshop, che organizzo occasionalmente, sono indirizzati alla libera espressione artistica individuale. Le attività sono progettate per essere momenti di incontro e di creatività, in un ambiente naturale, armonico e libero dallo stress. Incontri nei quali è possibile acquisire nuove conoscenze, abilità e competenze da utilizzare per se stessi e/o nelle proprie attività.

Articoli recenti

  • Espressioni Artistiche: la storia del mio primo libro nato dal cuore Ottobre 15, 2025
  • L’arte della terza età: quando la saggezza incontra i colori Ottobre 7, 2025
  • Il ponte verso l’invisibile: quando l’intuizione guida il pennello Settembre 7, 2025

Informazioni

  • Chi sono
  • Blog
  • Termini e condizioni
  • Privacy Policy

Contatti

romybellearti@gmail.com
349.5954013
Montalto Uffugo (CS), Italia
Facebook
Instagram
YouTube

© 2025 Romina Aiello Artist | Tutti i diritti riservati

Utilizziamo i cookies per migliorare la tua esperienza di navigazione. Cliccando su ACCETTO consenti l'utilizzo di tutti i cookies in accordo con la nostra Cookie Policy e Normativa GDPR.